POGGIARE LA LINGUA AL PALATO

“Poggiare la lingua al palato” è un principio trasversale alla pratica di molte forme di Qigong e molti stili interni delle arti marziali cinesi. Secondo le indicazioni di molti maestri e dei testi antichi la punta della lingua deve premere dolcemente sul palato per tutta la durata della pratica, deglutendo la saliva. Tuttavia, sebbene questo principio sia universalmente accettato e praticato, vi sono differenze di pensiero sul punto preciso del palato che la lingua deve premere.

Alcuni sostengono che la punta della lingua debba premere in corrispondenza della cresta alveolare, altri sostengono che occorre toccare con la parte finale della lingua la zona anteriore del palato. Vi è poi una terza scuola di pensiero che afferma che la lingua debba arrotolarsi e piegarsi a 90°, in modo da toccare con la punta il centro del palato fino a sentire un leggero solletico.

 

Perché si presta così tanta attenzione a questo minuscolo gesto?

Tanto nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC da qui in poi), quanto nella moderna medicina occidentale, la lingua e il suo corretto posizionamento all’interno della cavità orale rappresentano un dato importantissimo per la salute dell’intero organismo. Si cercherà, seppur brevemente, di analizzare il funzionamento e il ruolo della lingua in entrambe le tradizioni mediche.

Dal punto di vista della MTC poggiare la lingua sul palato mette in collegamento lo Yin e lo Yang, andando a creare un ponte tra il canale Renmai e il canale Dumai. Questo gesto viene anche romanticamente chiamato “costruire il ponte delle gazze”. L’origine di questo nome deriva da una storia popolare cinese, “Il bovaro e la tessitrice”, secondo cui un uomo e  un ninfa celeste sono costretti a vivere separati tutto l’anno per la crudeltà della madre di lei. Ai due è concesso di vedersi una volta l’anno, quando in cielo un numero sterminato di gazze forma un ponte in grado di far ricongiungere i due amanti. L’unione della tessitrice e del bovaro è una chiara metafora dell’unione dello Yin (il femminile) e dello Yang (il maschile), rappresentata dai due canali Dumai e Renmai.

Il canale Dumai nasce nel basso addome, è chiamato “il governatore dei canali Yang”, scorre lungo la linea posteriore del corpo come sostegno alla colonna, per cui è di natura Yang. Scende fino al punto Huiyin proseguendo dietro la schiena nel punto Changqiang fino a risalire lungo tutta la colonna vertebrale, attraversa il collo, passando per il punto Fengfu, entra nella testa e costeggia tutta la linea centrale fino a toccare il punto estremo del corpo Baihui. Prosegue lungo la linea del naso fino al punto Suliao e attraversa il filtro fino a terminare il percorso nel punto Yinjiao sul frenulo del labbro superiore, tra labbro e gengiva.

Il canale Renmai, ossia il governatore dello Yin, può collegare i tre canali Yin di mani e piedi, perciò è chiamato “il mare dei canali Yin”. Scorre lungo la linea anteriore del corpo, ossia la parte Yin. Il canale Renmai nasce nel basso addome, esce sotto nel perineo e attraversa il pube costeggiando la linea centrale dell’addome verso l’alto passando il punto Guanyuan, fino ad arrivare alla gola nel punto Tiantu. Prosegue arrivando fino all’interno del labbro inferiore, poi si divide in due circondando le labbra. Come si è detto, premere la lingua sotto il palato fa sì che i canali Renmai e Dumai si connettano tra loro, così, una volta collegati, formano una circonferenza energetica perfetta.

 

 

Un altro elemento di grande rilevanza è rappresentato dalla saliva. Quando si poggia la lingua sotto il palato la cavità orale produce una grande quantità di saliva, che se da una parte può servire a lubrificare la gola ed eliminare il senso di secchezza e di sete durante l’allenamento, dall’altra contribuisce a migliorare il funzionamento di tutto l’organismo. In MTC la saliva rappresenta la quintessenza del corpo umano, deglutendo si ottengono vari benefici: inumidire e nutrire gli organi, produrre fluidi corporei, regolare lo Yin e lo Yang dell’organismo, nonché drenare le sostanze di scarto del corpo. La saliva inoltre protegge i denti, aiuta il processo digestivo, può contrastare i batteri e tenere pulita la cavità orale.

Nel Suwen, contenuto all’interno del Huangdi neijing (Classico interno dell’imperatore Giallo) v’è scritto “Chiunque soffra di disturbi persistenti dei reni (…) deve ingoiare la saliva che si forma sotto la lingua”.

Anticamente si credeva che il Qi e i fluidi corporei fossero le medicine naturali per la longevità e che la pratica persistente permettesse di aumentare e migliorare entrambe le sostanze e di prolungare conseguentemente la propria vita.

Nella teoria della MTC esiste un metodo di allenamento chiamato “ingoiare la saliva per raffinare lo Jing e nutrire la vita”. Durante la storia della medicina tradizionale cinese questo metodo fu preso in esame dai molti grandi studiosi. Il famoso medico di epoca Ming Gong Juzhong spiegò questo metodo dicendo:

Quando si ingoia, la saliva raggiunge il cuore trasformandosi in sangue, quando raggiunge il fegato migliora la vista, si introduce nella milza nutre lo Shen, una volta nei polmoni aiuta il respiro, una volta nei reni genera i fluidi corporei, regolarizza e rende disostruito in modo naturale tutto il corpo, impedendo alla malattia di insorgere. 

Questo perché in MTC si ritiene che i fluidi corporei, e quindi anche la saliva, abbiano la funzione di inumidire e ammorbidire il corpo. Quando si mangia, ad esempio, il corpo secerne saliva per nutrire “la radice del cielo posteriore” di milza-stomaco, ossia l’energia acquisita e prodotta dal corpo durante la vita, in modo da proteggere e consolidare “la radice del cielo anteriore” dei reni, ovvero l’energia originaria che l’individuo dispone dalla nascita.

L’importanza del corretto movimento della lingua e del suo giusto posizionamento al momento della deglutizione è riscontrato anche nella medicina occidentale. La giusta posizione della lingua è infatti funzionale alla stimolazione di una particolare zona del palato, lo spot palatino, dove si trovano alcune fondamentali connessioni neurofisiologiche.

Lo spot palatino è un’area compresa tra le rughe palatine dietro la papilla retroincisiva, sede di cinque diversi tipi di esterocettori, si trova proprio allo sbocco del canale nasopalatino. Lo stimolo dei cinque esterocettori di questa area avviene appunto durante la deglutizione da parte della punta della lingua, che trova qui il punto di appoggio. Questi cinque esterocettori sono in grado di stimolare a loro volta il Locus Coeruleus, che è all’origine della maggior parte delle azioni della noradrenalina nel cervello. La noradrenalina a sua volta ha un effetto eccitatorio sulla maggior parte del tessuto cerebrale, attivando l’eccitazione e l’innesco dei neuroni. Attraverso le connessioni con la corteccia frontale e la corteccia temporale, il Locus Coeruleus è coinvolto nella regolazione dell’attenzione, ciclo sonno-veglia, nell’apprendimento e nella percezione del dolore, nella genesi dell’ansia e nella regolazione dell’umore.

Ogni volta che si deglutisce la lingua esercita una pressione di 1 kg per pollice quadrato, che, moltiplicato per 1600-2000 deglutizioni giornaliere, comporta una spinta di circa due tonnellate. Se questa forza non è indirizzata dove la natura ha previsto, ovviamente le strutture subiranno dei danni. A tal proposito, in quest’ultimo periodo l’attenzione degli specialisti si è rivolta alla rifunzionalizzazione linguale come mediatore del recupero generale dell’organismo attraverso la stimolazione da parte della lingua sullo spot palatino, a tal punto da sviluppare un particolare tipo di terapia, la Terapia Miofunzionale della Deglutizione, che ha come obiettivo quello di far  imparare al paziente a deglutire correttamente e di automatizzare il movimento corretto.

Parallelamente a quanto spiegato dalla medicina convenzionale, in MTC si ritiene che posizionare la lingua su un punto preciso del palato, coincidente nella maggior parte delle tradizioni con il suddetto spot palatino, permetta il cosiddetto Tiao Shen, ossia la riconduzione del corpo ad uno stato di naturale equilibrio ed assetto, attraverso l’eliminazione dei blocchi fisici ed energetici. Lavorando sul giusto movimento della lingua si lavora contemporaneamente sullʼallineamento posturale dell’intero corpo, sulla regolarizzazione dei movimenti e sul rilassamento muscolare in modo da favorire lo scorrimento del sangue e del Qi allʼinterno dei meridiani.

In conclusione, la corretta posizione della lingua durante l’atto della deglutizione e la deglutizione stessa sono di estrema importanza tanto nelle pratiche interne tradizionali cinesi, quanto per la moderna medicina occidentale. Conoscere il giusto posizionamento e il corretto metodo porta benefici alla nostra pratica e alla salute di tutto il corpo.

Dott. E. Tobia

Maestro della scuola Longmen di Terni, facente parte dell’Associazione Longzhao del Maestro Zanetti http://www.longzhao.net